Anche in età medievale Busto Arsizio era "sempre stata tutta una vigna"; verso metà settembre era comune fare la vendemmia e si ricavavano cesti d'uva di differenti tipologie.
La viticoltura medioevale |
Le vigne e i vini di Busto Arsizio vengono ricordate da Carlo Porta e Ugo Foscolo.In età moderna si svilupparono tante tipologie di vini quanti i campanili; sono state trovate tracce sicure della coltivazione di viti a Busto relative al 1569.
Il 20 settembre di ogni anno iniziava la vendemmia che durava qualche settimana.
I ragazzi venivano assuti come raccoglitori d'uva e, come ricompensa, potevano mangiarne a sazietà e riceverne cesti in dono.
Incisione di A. Tempesta (1599 |
L'uva aveva nomi strani (Vespolina,Ughetta, Corbera , Pignolo, Moretto, Schiava, Chiavennesca bianca).
Nei giorni di vendemmia le corti si riempivano di genti e di carri.
I vigneti di Angera, cantati dal Porta. Immagine tratta da viestoriche.net |
L'abbandono delle coltivazioni è stato causato dalla concomitanza di malattie della vite e sviluppo industriale.
A causa di questi due avvenimenti vennero abbandonate le vigne e la viticoltura decadde.
L'allevamento del baco da seta sostituì la viticoltura perchè era più redditizio per le famiglie di contadini. Fu così che la coltivazione di vite scomparve da tutte le città del varesotto.
Nel 2005 però, dopo un secolo di abbandono di questa attività, un decreto riconosce l'indicazione geografica tipica(igt) dei vini Ronchi varesini. Tra i teritori riconoscsiuti dall'igt c'è anche il comune di Busto Arsizio.
Certamente oggi sono più noti i vini del verbano o della zona di Angera, ma è un passo importante per la rinascita della viticoltura nella nostra zona, finora rammentata solo....
in una rotonda!!!
SITOGRAFIA:
http://www.viestoriche.net/indexold-r/vin-redaelli.html
it.wikipedia.org/wiki/Bustese
http://www.agraria.org/vini/ronchi-varesini-igt.htm
http://www.bustocco.com/storia_vigna.htm
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