lunedì 8 dicembre 2014

I vigneti di Busto Arsizio

Nella nostra zona perfino gli uomini primitivi coltivavano vigne lungo le prime anse del Ticino; in zona ci sono tracce di commerci con gli Etruschi dai quali gli abitanti della regione impararono ad usare il vino in riti religiosi. 

Anche in età medievale Busto Arsizio era "sempre stata tutta una vigna"; verso metà settembre era comune fare la vendemmia e si ricavavano cesti d'uva di differenti tipologie. 
La viticoltura medioevale
Nel '500 la sola Busto Arsizio aveva 4.000 pertiche di terreno con molte viti; nel '600 la coltivazione di viti era i 3/4 della ricchezza di tutta la provincia di Varese.
Le vigne e i vini di Busto Arsizio vengono ricordate da Carlo Porta e Ugo Foscolo.In età moderna si svilupparono tante tipologie di vini quanti i campanili; sono state trovate tracce sicure della coltivazione di viti a Busto relative al 1569. 

Il 20 settembre di ogni anno iniziava la vendemmia che durava qualche settimana.
I ragazzi venivano assuti come raccoglitori d'uva e, come ricompensa, potevano mangiarne a sazietà e riceverne cesti in dono.
 
Incisione di A. Tempesta (1599

L'uva aveva nomi strani (Vespolina,Ughetta, Corbera , Pignolo, Moretto, Schiava, Chiavennesca bianca).
Nei giorni di vendemmia le corti si riempivano di genti e di carri.

I vigneti di Angera, cantati dal Porta. Immagine tratta da viestoriche.net
Fino al XX secolo la coltivazione d'uva era molto comune e rappresentava una fonte importante di lavoro.
L'abbandono delle coltivazioni è stato causato dalla concomitanza di malattie della vite e sviluppo industriale. 
A causa di questi due avvenimenti vennero abbandonate le vigne e la viticoltura decadde.
L'allevamento del baco da seta sostituì la viticoltura perchè era più redditizio per le famiglie di contadini. Fu così che la coltivazione di vite scomparve da tutte le città del varesotto.

Nel 2005 però, dopo un secolo di abbandono di questa attività, un decreto riconosce l'indicazione geografica tipica(igt) dei vini Ronchi varesini. Tra i teritori riconoscsiuti dall'igt c'è anche il comune di Busto Arsizio.

Certamente oggi sono più noti i vini del verbano o della zona di Angera, ma è un passo importante per la rinascita della viticoltura nella nostra zona, finora rammentata solo....
in una rotonda!!!


SITOGRAFIA:
http://www.viestoriche.net/indexold-r/vin-redaelli.html 
it.wikipedia.org/wiki/Bustese
http://www.agraria.org/vini/ronchi-varesini-igt.htm
http://www.bustocco.com/storia_vigna.htm
 
 

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