sabato 17 gennaio 2015

I gusti altrui: dal Marocco



Da 12 anni circa abito in Italia. 
Il mio modo di mangiare è un po’ cambiato.

Qui trovo tutto pronto al supermercato. Compro già fatto il pane, la farina, il miele, il semolino, la pasta, il riso …


Anche la colazione che preparo ai miei figli è diversa da quella che facevo io alla loro età.

Oggi preparo loro latte o thè con biscotti o tortine già confezionate. 
da crumbledimele.it


Porto nel cuore un piatto tipico del mio paese: il “Tajin”.
Ogni tanto lo cucino con carne di pollo o agnello, o vitello cucinata in una pentola di terracotta, con verdura e frutta secca. 

il tajin da giallozafferano.it


Quando abitavo in Marocco la preparazione delle pietanze avveniva completamente  in casa, a partire dagli ingredienti. 

Si comprava il grano, lo si lavava, lo si lasciava al sole ad asciugare e si separava il chicco dalla “pula”. Si macinavano i chicchi per fare la farina e preparava il pane, la semola, il cous cous.


Io ho imparato a cucinare da mia nonna e da mia mamma. 

I messamen da cucina-marocchina.blogspot.com

Uno degli usi della farina era la preparazione delle “Messamen”, un pane speciale fatto di farina, acqua e sale, cotto un una pentola in ferro con un po’ di olio e burro. Serviva per fare la colazione al mattino accompagnato dal miele. 

Raja

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