Basta fare un giro fra e vie della nostra città per capire quanto è cambiato il nostro rapporto con il cibo.
Iniziamo dall'alimento più semplice al mondo...il pane.
Prima,se si voleva mangiare il pane, lo si faceva in casa; oggi,invece, camminando per le strade, possiamo trovare vari panifici, anche storici.
Qualche decennio fa le pasticcerie erano molto rare perché i dolci si mangiavano solo durante le occasioni speciali e si facevano in casa.
Stessa sorte è capitata alla la frutta, anche se ormai persino i fruttivendoli diminuiscono e aumenta l'abitudine di comprare la frutta e la verdura nei supermercati.
Degli esercizi del tutto sconosciuti ai nostri nonni e che si sono sviluppati in questi ultimi anni sono le yogurterie,le kebabberie e i ristoranti cinesi.
La nostra voglia di "esotico", "diverso", "sfizioso" non ha limiti, grazie anche agli immigrati che ci hanno portato il loro cibo.
I bar erano chiamati anche circoli e, un tempo, erano frequentati quasi esclusivamente dagli uomini il venerdì sera, quando finiva la settimana di lavoro;
da cosahoimparatooggi.it |
adesso invece ogni via ha il suo bar, in cui si va per la colazione, l'aperitivo, il caffè e di certo non c'è distinzione fra clienti uomini e donne.
Anche i supermercati sono un'invenzione moderna: fino a qualche decina di anni fa c'erano solo i piccoli negozi dove si compravano solo certi tipi di alimenti, (le latterie, i macellai....) oppure la "bottega" in cui si trovava di tutto un po'. Erano locali a conduzione familiare.
da lavecchiacittadibusto.blogspot.com |
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